Con sentenza n. 103/13 depositata ieri la Corte Costituzionale ha dichiarato illegittima quella parte della legge Comunitaria 96/2010 che aveva introdotto la sanatoria per l’acustica degli edifici che non rispettavano i requisiti del DPCM 5/12/1997. In particolare, il comma 5 dell’art. 11 della legge n. 88 del 2009 aveva previsto che «in attesa del riordino della materia, la disciplina relativa ai requisiti acustici passivi degli edifici e dei loro componenti di cui all’articolo 3, comma 1, lettera e), della legge 26 ottobre 1995, n. 447, non trova applicazione nei rapporti tra privati e, in particolare, nei rapporti tra costruttori-venditori e acquirenti di alloggi sorti successivamente alla data di entrata in vigore della presente legge». Di fatto quello era stato un colpo di spugna a favore dei costruttori edili che avevano realizzato tra il 1997 e il 2009 immobili che non rispettavano in particolare i valori di isolamento acustico di facciata previsti dal DPCM 5 dicembre 1997, tuttora in vigore. A quasi cinque anni dal comma 5 dell'art. 11 della legge n. 88 del 2009 ora bocciato, non è stato ancora introdotto il riordino in materia dei requisiti acustici degli edifici, invocato dalla stessa legge. (fonte: http://www.guidafinestra.it/)